All’inizio del 1959 i tre gruppi di volo del 4°Stormo, IX, X e 12° si trovano sull’aeroporto di Pratica di Mare con 1404 uomini di cui 86 ufficiali e 30 sottufficiali piloti.

VELIVOLI IN CARICO
F-86, 69 dei quali 53 efficienti.
148, 3
M.416, 3
C-45, 2

CAMBIO COMANDO X GRUPPO
19 gennaio 1959 il Magg. Pil. Veneri Alfio cede il comando del Gruppo al T. COL. PIL. EGISTO ANDALO’

CAMBIO COMANDO IX GRUPPO
19 gennaio 1959 il Magg. Pil. Giuseppe Cornacchini cede il comando del Gruppo al MAGG. PIL. LEANDRO MELONI (F-86E)

CAMBIO COMANDO 12° GRUPPO
19 gennaio 1959 il Magg. Pil. Salvatore Barra cede il comando del Gruppo al MAGG. PIL. GIOVANNI BERTOLDI

Il 12° GRUPPO SI TRASFERISCE A GROSSETO

Il 10 marzo 1959 il 12° Gruppo si trasferisce sulla base di Grosseto (*) comandata dal Col. Mecatti, un anziano pilota del 4°Stormo, dove si stanno riorganizzando i servizi operativi.
Il gruppo continua a dipendere dal Comando dell’ Aerobrigata per quanto riguarda l’ addestramento, ma è alle dipendenze disciplinari del comandante dell’ aeroporto e viene impiegato direttamente dallo Stato Maggiore della 3^ ZAT.

(*) L’ aeroporto è intestato al Ten. Corrado Baccarini medaglia d’ argento al V.M. della guerra di Spagna.
Nativo di Grosseto Baccarini entra in Aeronautica come allievo del corso Orione. Prende parte alle operazioni in Spagna con la 25^ Squadriglia del 16° Gruppo “La Cucaracha” e durante una missione bellica sul fronte di Gandesa, l’ 11 agosto 1938, subisce un grave e improvvisa avaria al motore del suo CR.32, la rottura di una tubazione dell’ olio. Nel tentativo di riportare il velivolo alla base, Baccarini era riuscito temporaneamente a tenerlo in quota, ma nell’ ultimo tratto il motore cede del tutto e il caccia si schianta al suolo. Il 15 novembre 1940 l’ aeroporto viene intestato al suo nome.

PENDOLARI

Maggior parte delle famiglie rimane a Roma in quanto a Grosseto non sono disponibili alloggi in numero sufficiente, così molti sono costretti ogni fine settimana a viaggiare verso Roma. Per alleviare questa situazione vengono istituite delle corse con pullman da e per la capitale.

GROSSETO, UN AEROPORTO ALL’ AVANGUARDIA

Grosseto non è ancora una base completamente attrezzata e, come già accaduto a Pratica di Mare, i velivoli subiscono alcune limitazioni nell’ attività di volo in attesa del completamento delle infrastrutture.
La base nasce già secondo i nuovi criteri di decentramento, con un’ area logistica distinta da quella operativa e distante qualche chilometro (Marina di Grosseto)

AEROPORTO DI PRATICA DI MARE, STRATEGICO PER ALTRE FORZE ARMATE DELLO STATO

Si comincia intanto a parlare di un prossimo spostamento degli altri due gruppi, IX e X da Pratica di Mare su altre basi in quanto il potenziamento delle componenti aeree delle altre forze armate e dei corpi armati dello stato necessitano di una base intorno a Roma. Inoltre la vicinanza dei due aeroporti romani, Fiumicino e Ciampino crea una certa incompatibilità con il traffico militare nella zona: una direttrice di avvicinamento ad una delle piste di Fiumicino passa su Pratica di Mare.
Si prospetta quindi uno smembramento della 4^ Aerobrigata: quale gruppo raccoglierà l’ eredità del 4°Stormo considerando che gli altri due andranno ad appartenere ad altri stormi?

ADDESTRAMENTO TIRO REALE ARIA – ARIA E ARIA – TERRA E INCIDENTE ANTONIO DUMA

Dal 2 aprile al 7 maggio il X Gruppo si addestra sulla base di Brindisi al tiro reale aria-aria e aria-terra. Durante una di queste missioni si verifica un inconsueto incidente in volo. Ricorda il Duma:
“Portavo un vickers sul poligono aria-aria al largo di Torre dell’ Ovo, sullo Jonio, ed avevamo compiuto diversi passaggi a fuoco sulla manica trainata del T-33, in questo volo pilotato dal M.llo Leonardo Ammaturo che, tra l’ altro, era stato mio istruttore di volo alle Scuole. Iniziai una nuova curva di caccia, quindi nella giusta posizione di tiro aprii il fuoco sulla manica. La raffica fu brevissima perchè rilasciai immediatamente il pulsante sparo vedendo partire pezzi del muso del mio velivolo e mi tirai fuori dalla traiettoria degli altri velivoli che mi seguivano. La prima impressione fu infatti quella di aver ricevuto dei colpi da uno dei miei che avesse aperto il fuoco da posizione inadatta, ma assicuratomi via radio che così non era segnalai che lasciavo il poligono. A terra fu riscontrato che in una delle sei armi di bordo si era allentato il fermo che la bloccava in posizione, consentendole di oscillare, e i colpi sparati erano entrati nel muso ed erano fuoriusciti dalla parete della presa d’ aria nella zona laterale interna della bombata, proiettando davanti al velivolo parti del rivestimento.”

ESERCITAZIONE TOP WEIGHT

Durante il periodo di rischiaramento a Brindisi il X Gruppo partecipa dal 13 al 16 aprile all’ esercitazione di difesa aerea Top Weight, con numerose partenze su allarme ed intercettazioni.

INCHIESTA TECNICA SUI F-86

Dal 20 maggio al 10 giugno la linea degli F-86 viene fermata per una inchiesta tecnica sui velivoli. Al fermo della linea segue poi dal 10 al 30 giugno un fermo parziale che interessa l’ 80% della linea di volo, per mancanza dei dispositivi di eiezione del tettuccio con conseguente rallentamento dell’ attività.
Si cerca di ovviarvi con un doppio turno di lavoro presso ogni gruppo per consentire una media di quattro-cinque voli al giorno per ogni velivolo efficiente.

INCIDENTE CAP. SIGFRIDO ORSI

L’ 11 giugno alla ripresa il Cap. Sigfrido Orsi del 12° Gruppo, dopo aver effettuato un’affondata sul campo da 40.000 piedi per superare la barriera del suono, in una prova velivolo dopo ispezione delle 100 ore, e dopo aver completato la richiamata, perde la vita impattando il terreno nella zona dei Castelli romani, in località Fosso dell’Ingiacco, in agro di Supino (Frosinone)

INCIDENTE S.TEN. FERDINANDO SGUERRI

Il 22 settembre durante l’addestramento al tiro a Brindisi, in una missione aria-terra, il velivolo pilotato dal S.Ten. Sguerri incassa un colpo di rimbalzo e subisce l’arresto del motore costringendolo ad un atterraggio forzato senza carrello nei pressi del poligono. Nell’atterraggio fuori campo il velivolo impatta contro un masso e rimbalzando cade pesantemente al suolo. Il pilota riporta lo schiacciamento di un disco intervertebrale.


FASE SPERIMENTALE CONTROLLO RADAR

Verso la fine di settembre inizia la fase sperimentale di controllo radar del traffico aereo della 4^ Aerobrigata. Nello stesso tempo la chiusura al traffico aereo militare dell’ aeroporto di Ciampino agli aviogetti determina un superlavoro sulla base di Pratica di Mare anche per il controllo e l’ assistenza dei velivoli di passaggio.

IL GIOCATORE CON LE PALLE BIANCHE

Il 16 ottobre il Col. Verrengia assume l’ incarico di vice comandante. Persona stimata da tutti per le qualità umane e professionali, ha la fama di “giocatore con le palle bianche”. Presso il circolo Ufficiali, dopo la mensa, egli è solito fare una partita a boccette ed ha istituito un regolamento che viene affisso nelle adiacenze e stabilisce che le palle bianche spettano al comandante e termina dicendo che il vincitore è comunque il giocatore con le palle bianche. Quando la partita non termina secondo i suoi desideri egli invoca, principalmente con i nuovi arrivati, il regolamento e fa pagare il caffè all’ ignaro giocatore che normalmente non aveva letto il regolamento.

CAMBIO COMANDO 4^ AEROBRIGATA

16 ottobre 1959 il Col. Pil. Emanuele Annoni cede il comando della 4^ Aerobrigata al COL. PIL. ROMANO PALMERA

32 COL PALMERA ROMANO 16/10/1959 – 16/10/1960

INCIDENTE S.TEN. GIORGIO PENTERICCI

Il 26 ottobre l’F-86 del S.Ten. Pentericci del IX Gruppo in atterraggio notturno, prende terra sulla ruota sinistra, il cui pneumatico scoppia. Ciò provoca un brusco appruamento del velivolo e il rientro del ruotino anteriore. Dopo una lunga strisciata il velivolo si ferma senza danni per il pilota.   

INCIDENTE S.TEN. UGO TONINI

Il 30 ottobre l’F-86 pilotato dal S.Ten. Tonini a seguito di un atterraggio sul raccordo parallelo, al termine del quale entra sul manto erboso ed il ruotino affonda.

INCIDENTE TEN. FRANCO PANARIO

Il 4 novembre l’F-86 del Ten. Panario, n.3 della pattuglia acrobatica del Cap. Tascio, effettuata la manovra del carrello, viene avvertito dalla torre di controllo di riattaccare perchè il carrello è in posizione irregolare ma mentre incomincia la manovra, il velivolo tocca terra senza danni rilevanti.

INCIDENTE M.LLO ANTONIO GIARDINA’

Il 6 novembre il velivolo pilotato dal M.llo Giardinà dopo essere atterrato, durante la corsa di rullaggio subisce il rientro del ruotino anteriore riportando danni riparabili in ditta.

INCIDENTE TEN. FRANCESCO PUGLIESE

Il 14 dicembre 1959 l’ F-86 pilotato dal Ten. Francesco Pugliese percorrendo tutta la pista in atterraggio mentre imperversa un violento acquazzone, finisce sul prato con conseguente rottura della gamba del ruotino anteriore.

AUMENTA L’ ATTIVITA’ DI VOLO STRUMENTALE E NOTTURNO

Durante il mese di dicembre viene notevolmente incrementata l’ attività di volo per l’ addestramento strumentale e notturno.

ATTIVITA’ DI VOLO SVOLTA NEL 1959
Attività di volo 20.095 ore e 15 di cui 18.315 e 10 su F-86E
Attività su F-86E:
464 ore e 55 per la transizione sul nuovo velivolo
5457 ore e 15 per voli in formazione normale, acrobatica e tattica compreso l’ addestramento al combattimento aereo
2047 ore e 10 volo strumentale con 3138 avvicinamenti GCA
2268 ore e 50 per tiri
798 ore e 30 navigazione notturna
2003 ore e 10 navigazione diurna
1667 ore e 05 addestramento all’ intercettazione comprese esercitazioni di difesa aerea
58 ore e 45 per cooperazione aeroterrestre
139 ore e 50 per cooperazione aeronavale
374 ore e 15 su link traino
3388 ore 40 per voli vari e prove
1781 ore e 05 per collegamenti

2241 ore e 50 attività strumentale svolta dai piloti sui T-33della SAA di Amendola