Fiat CR – 20 Asso

In dotazione al 4°Stormo dal 1931
Progettato nel 1926 dall’ Ing.Celestino Rosatelli, fu per lungo tempo il velivolo base della Caccia italiana; impiegato in Libia ed in Etiopia e’ anche il primo velivolo in dotazione le prime pattuglie acrobatiche. 

pat501: Gorizia – 193? Un Cr20 Asso, probabilmente sul quale ha volato Patriarca. Sullo sfondo la strada statale del Vallone (Gorizia – Trieste). A sinistra si intravedono gli uffici amministrativi dell’Aeroporto

Costruttore
Fiat

Dimensioni

Apertura alare 9,8 m. 
Lunghezza 6,7 m. 
Altezza 2,75 m. 
Superficie alare 25,65 mq. 

Pesi
Peso a vuoto 980 Kg. 
Peso totale 1.360 Kg.

Propulsione

1 motore Fiat A.20 R.A. da 400 CV. (prima versione)

Prestazioni
Velocita’ massima 276 Km/h. 
Quota tangenza teorica 7.500 m. 
Salita a 5000 m. 13’38”
Autonomia 750 Km. 

Equipaggio
1 pilota

Armamento

2 mitragliatrici sincronizzate

Fiat CR – 32

Entrato in linea nel 1933, questo velivolo da caccia, progettato dall’ing. Rosatelli sulle linee del precedente CR.30, è stato uno dei più riusciti apparecchi della sua epoca ed ha costituito per anni il nerbo delle forze aeree italiane, equipaggiandone gli Stormi fino agli esordi della seconda guerra mondiale. Il CR.32, uno degli ultimi caccia biplano italiani, costituì il più felice esempio di questa ormai antiquata formula costruttiva. La struttura interamente metallica rivestita in tela conferiva particolare robustezza all’aereo il quale, impiegato massicciamente nella guerra di Spagna, era considerato un temibilissimo avversario anche dai piloti dei più moderni caccia monoplani contro i quali combatté. La grandissima maneggevolezza lo rese un velivolo ideale per l’acrobazia aerea: equipaggiò infatti numerose pattuglie acrobatiche degli anni ’30. Costruito in oltre 1.000 esemplari fu esportato in molti paesi esteri quali Austria, Spagna, Cina, Ungheria, Venezuela e Paraguay.

(arc.Museo AM)

Costruttore
Fiat

Dimensioni
Apertura alare: 9,5 m. 
Lunghezza 7,45 m. 
Altezza 2,36 m. 
Superficie alare 22,10 mq. 

Pesi
Peso a vuoto 1.325 Kg. 
Peso totale 1.865 Kg.

Propulsione

1 motore Fiat A.30 R.A. da 600 CV. (tutte le versioni)

Prestazioni
Velocita’ massima 375 Km/h. 
Quota tangenza teorica 9.000 m. 
Salita a 5000 m. 9′
Autonomia 750 Km. 

Equipaggio
1 pilota

Armamento

2 mitragliatrici da 7,7 o 12,7mm. fisse in caccia 

Fiat CR – 42

E’ sicuramente l’aereo da caccia più conosciuto, ed anche il più prodotto, dell’Aeronautica italiana del secondo conflitto mondiale. Ultimo esponente dei caccia biplani prodotti dall’ing. Rosatelli (CR = Caccia Rosatelli), partendo dal CR.1 del 1923, è un chiaro sviluppo del famoso CR.32. Il primo prototipo volò nel 1938 e subito seguì una prima commessa della Regia Aeronautica per 200 esemplari. Va detto che questo velivolo, seppure molto agile e apparentemente potente, già dalla sua nascita presentava caratteristiche non in linea con gli standard richiesti per un aereo dell’epoca. Raffrontando le sue caratteristiche con i velivoli italiani prodotti nello stesso periodo, (ad esempio il Macchi 200, il G.50 e il RE.2000) si nota che lo scarto di velocità era di circa 70 Km/h, che diveniva di 150 Km/h rispetto lo Spitfire inglese e il Messerschmitt Me. BF-109 tedesco. Per non parlare poi della complessa tecnica costruttiva, derivante dalla produzione di aerei legno-tela applicata al metallo, così diversa dai nuovi canoni costruttivi delle nazioni summenzionate. Nonostante questo, mentre il G.50 e il Macchi 200 non vennero prodotti oltre il 1942,  il CR 42 rimase invece in produzione sino a tutta la metà del 1943. Fu l’aereo da caccia più impiegato su quasi tutti i fronti del conflitto mondiale e importante fu il suo contributo soprattutto in Africa Orientale e Settentrionale dove in versione con bombe sub-alari ottenne discreti risultati. Nessun esemplare originale intatto è rimasto in possesso dell’Aeronautica Militare.

(arc.DelMoro-dmo03)

Costruttore
Fiat

Dimensioni
Apertura alare: 9,7 m. 
Lunghezza 8,26 m. 
Altezza 3,35 m. 
Superficie alare 22,4 mq. 

Pesi
Peso a vuoto 1.720 Kg. 
Peso totale 2.295 Kg.

Propulsione

1 motore Fiat A.74 R.C.38 da 840 CV. 

Prestazioni
Velocita’ massima 450 Km/h. 
Velocita’ di crocera 390 
Quota tangenza max 10.500 m. 
Salita a 6000 m. 7′
Autonomia 775 Km. 

Equipaggio
1 pilota

Armamento

2 mitragliatrici da 12,7mm. fisse in caccia 

Macchi 200 Saetta

(Arch. Museo A.M.)

In dotazione al 4°Stormo dal 1941
Progettato dall’ Ing.Mario Castoldi il prototipo volo’ alla vigilia di Natale del 1937 ma solamente nel ‘ 39 i primi esempalri furono consegnati alla Regia Aeronautica. E’ stato impiegato sul fronte greco-albanese, libico e russo. Successivamente venne impiegato come assaltatore in Africa Settentrionale, nella campagna di Tunisia e  per la scorta di convogli navali. 
Costruito in numerosi esemplari nel corso di tutta la seconda guerra mondiale, il Macchi MC.200 si rivelò una macchina dalle caratteristiche alquanto scadenti e dal pilotaggio complesso, talvolta rischioso, a causa di alcuni difetti nella progettazione dell’ala. Tali problemi furono risolti solo dopo l’introduzione di una nuova ala, che venne adottata anche dai successivi caccia Macchi MC.202 e MC.205, grazie alla quale questo caccia fu in grado di fornire prestazioni competitive e contribuire allo svolgimento delle operazioni in Africa e in Russia. Dotato di armamento leggero (due sole mitragliatrici da 12.7 mm) il MC.200 trovò impiego su tutti i fronti di guerra. Dopo la guerra i velivoli superstiti svolsero ruoli di addestramento sino al 1947.

Macchi 202 Folgore

(arc.Brancaccio bra12)

In dotazione al 4°Stormo dal  1941.
Soprannominato dagli Inglesi “Longnose” (nasolungo) a causa della pronunciata carenatura del motore, fu il più diffuso caccia italiano di concezione avanzata della seconda guerra mondiale. Veloce e manovrabile, robusto ed affidabile, il Macchi MC.202 rappresenta l’evoluzione del MC.200 del quale sviluppa la concezione costruttiva attorno al potente propulsore a cilindri in linea DB 601. In grado di raggiungere i 600 km/h era molto apprezzato dai piloti sebbene l’armamento di sole due armi da 12.7 mm fosse insufficiente per un velivolo di questa classe. Impiegato su tutti i fronti di guerra (dalla Russia, all’Africa, al territorio metropolitano) rimase in servizio fino al 1948. L’esemplare esposto è uno dei due MC.202 esistenti. L’altro è esposto nel Museo di Washington D.C. negli U.S.A. Derivato dall’ MC 200, i primi esemplari  vennero consegnati alla Regia Aeronautica nel maggio  1941. Partecipo’ nel ’42 all”avanzata fino ad Ed Alamein alla successiva ritirata in Tunisia. Fu impiegato in Libia, Sicilia, Sardegna, in Egeo, in Russia e sull’isola di Malta. Dopo l’armistizio fu impiegato nei Balcani. Insieme al M.C. 205 e” stato il migliore caccia italiano della Seconda Guerra. 

Costruttore
Macchi

Dimensioni
Apertura alare: 10,58 m. 
Lunghezza 8,85 m. 
Altezza 3,02 m. 
Superficie alare 16,8 mq. 

Pesi
Peso a vuoto 2.357 Kg. 
Peso totale 2.937 Kg.

Propulsione

motore Daimler Benz 601 in linea  da 1175 hp. 

Prestazioni
Velocita’ massima 600 Km/h. 
Velocita’ di crocera 580 Km/h 
Quota tangenza max 11.500 m. 
Salita a 6000 m. 5′ 55”
Autonomia 765 Km. 

Equipaggio
1 pilota

Armamento

2 mitragliatrici da 12,7mm. fisse in caccia; dalla VII serie in poi la predisposizione per armamento alare con due armi Breda SAFAT da 7,7 mm, (quasi mai utilizzato)

Macchi 205 Veltro

(arc.Lab. Foto. 4° Stormo)

Sviluppato dal Macchi MC.202, il primo MC.205 volò nell’aprile del 1942. Più veloce e più armato del predecessore, grazie alla maggiore potenza del motore DB 605 ed all’installazione – per la prima volta su un caccia italiano – di due cannoni Mauser da 20 mm nelle ali, il 205 risultò al livello (e sotto certi aspetti superiore) dei velivoli nemici ed alleati; tale miglioramento delle prestazioni fu possibile, tuttavia, a scapito della dolcezza e della prontezza di manovra che caratterizzavano il MC.202. Rispetto agli altri caccia della “Serie 5” (erano così chiamati i velivoli equipaggiati dal DB 605; Fiat G.55 e Reggiane Re.2005), il “Veltro” aveva una minore superficie alare e per questa ragione ne fu previsto l’impiego per il combattimento alle medie quote. Nel 1943 venne dato in dotazione al 4° Stormo e ad alcune Squadriglie del 51° e del 3° Stormo; equipaggiò, in versione speciale, la 310^ Squadriglia Aerofotografica di Guidonia (Roma). Numerosi esemplari di MC.205 entrarono a far parte anche delle Squadriglie Caccia dell’Aviazione della Republica Sociale Italiana. Terminato il conflitto, dopo un breve periodo presso il 5° Stormo, il 205 fu destinato alle Scuole. L’esemplare esposto (MM 9546) è stato costruito dalle officine Breda nel 1942 modificando un MC.202 serie X e porta i colori di un velivolo cobelligerante.

Costruttore
Macchi

Dimensioni
Apertura alare: 10,58 m. 
Lunghezza 8,85 m. 
Altezza 3,036 m. 
Superficie alare 16,8 mq. 

Pesi
Peso a vuoto 2.568 Kg. 
Peso totale 3.268 Kg.

Propulsione

1 motore Fiat 1050 RC. 58 da 1475 CV. 

Prestazioni
Velocita’ massima 642 Km/h. a 7.200 m.
Velocita’ di crocera 500 Km/h 
Quota tangenza max 11.000 m. 
Salita a 6000 m. 4′ 47”
Autonomia 885 Km. 

Equipaggio
1 pilota

Armamento

2 Breda SAFAT  da 12,7mm. in caccia in fusoliera sincronizzate; 2 Breda SAFAT  da 7,7mm. alari

BELL P-39

Bell P-39 (arc.Ballista)

LOCKHEED P-38 LIGHTNING

Lockheed P-38 Lightning (arc.Bertani)

NORTH AMERICAN F-51 MUSTANG

North American F-51 Mustang (arc.Ballista)

Tra il settembre 1947 e il gennaio 1951 giunsero ufficialmente in Italia 170 P-51 Mustang (denominati F-51 dal giugno 1948)

de Havilland DH.100 Vampire

(arc. Lab.fot.4°Stormo)

In dotazione al 4°Stormo dal 1951.
Progettato dall’ Ing.C.C. Walker e prodotto dalla De Havilland Aircraft Company, il Vampire D.H. 100 e’ un velivolo monoplano,monoreattore a fusoliera centrale e travi di coda, biposto a posti affiancati ad ala basa a sbalzo con carrello triciclo retrattile. Data primo volo26 settembre 1943 primo volo. I primi D.H (Mk.51) furono acquistati per l’Aeronautica militare italiana in Inghilterra a partire dal 1950, mentreuna serie (Mk.52) fu realizzata su licenza da Macchi e Fiat. 

Costruttore
de Havilland Aircraft Company

Dimensioni
apertura alare 11,5 m. 
lunghezza 9,4 m. 
altezza 2,69 m. 
superficie alare 24,34 mq. 

Pesi
peso a vuoto 3240 Kg. 
peso max decollo 5530 Kg. 

Propulsione
motore De Havilland Goblin 2

Prestazioni
velocità massima 885 Km/h 
velocità di crociera 
velocita’ di salita 20,5 m/sec. 
autonomia 1900 Km. 
tangenza 14.600 m. 

Equipaggio
1 pilota
 
Armamento
armamento 4 cannoncini cal. 20 Hispano, bombe fino a 2 000 lb (907 kg) 

F – 86E SABRE

(arc. Lab.Fotografico 4°St)


In dotazione al 4°Stormo dal 1956
Considerato il miglior caccia statunitense impiegato durante la guerra di Corea, nella quale contrastò efficacemente la minaccia dei Mig-15 “Fagot”, il monoreattore North American F-86 “Sabre” effettuò il primo volo 1° ottobre 1947. Oltre 1.800 di questi velivoli furono prodotti su licenza in Canada come Canadair CL13 “Sabre” Mk.2/4. 179 di questi, surplus della Royal Canadian Air Force, equipaggiarono, a partire dal 1955, anche l’Aeronautica Militare. Prima ad esserne equipaggiata fu, sulla base di Pratica di Mare (Roma), la 4^ Aerobrigata alla quale seguì poco dopo la 2^ con i velivoli dislocati a Cameri(Novara). Con i “Sabre” furono costituite anche due pattuglie acrobatiche: il “Cavallino Rampante” della 4^ Aerobrigata(pattuglia ufficiale nel 1957 e di riserva nel 1958) con quattro CL13 e i “Lancieri Neri” della 2^ Aerobrigata (pattuglia di riserva nel 1959 ed ufficiale nel 1960) con sei velivoli. Dalla 4^ Aerobrigata provenivano anche i “Sabre” che nel marzo 1961 costituirono, sulla base di Rivolto (Udine), il nucleo di quella che da lì a poco sarebbe diventata la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN). Le “Frecce Tricolori” impiegarono i CL13 fino all’entrata in linea, nel 1964, del Fiat G.91PAN. Intercettore in grado di raggiungere velocità prossime a quella del suono, supersonico in picchiata, il CL13 fu utilizzato, sperimentalmente, anche come vettore del primo missile aria-aria sviluppato in Italia, il Sispre C-7.

Costruttore
North American Aviation Inc.

Dimensioni
apertura alare 11,30 m. 
lunghezza 11,45 m. 
altezza 4,27 m. 
superficie alare 26,75 mq. 

Pesi
peso a vuoto 4577 Kg. 
peso max decollo 6400 Kg.

Propulsione
General Eletric J47 – GE-13 da 2360 Kg. di spinta

Prestazioni
velocità massima 1092 Km/h a livello del mare
velocità di crociera 857 Km/h
velocità di salita iniziale 7470 ft/1′
autonomia 856 Km. 
tangenza 14.630 m. 

Equipaggio
1 pilota

Armamento
armamento di bordo 2 X 3 mitragliatrici da 12,7 mmm
armamento di lancio e caduta 2 razziare da 2 X 8 razzi da 127 mm o 2 X 2000 bombe GP

F – 86 K

(arc. Lab.Fotografico 4°St)

In dotazione al XII Gruppo del 4°Stormo dal  1963
L’F-86K è una derivazione aggiornata e corretta dell’F-86D; tra le molte caratteristiche che lo distinguono dal D sono la fusoliera di maggiore sezione, piani di coda più grandi, equilibratore senza diedro ma, la più appariscente è la forma completamente nuova della parte anteriore della fusoliera. La collocazione nel muso di un radar di ricerca comporta, sopra la presa d’aria, una voluminosa ogiva (radome) perfettamente avviata con la linea della fusoliera. Dei 341 esemplari costruiti, 221 sono stati assemblati, con molte componenti anche costruite dalla Fiat, dei quali 171 servirono consegnati ai Gruppi C.O.T. (Caccia Ogni Tempo).

Costruttore
North American Aviation Inc.

Dimensioni
Apertura alare: 11,92 m.
Lunghezza:  12,47 m.
Altezza: 4,57 m.
Superficie alare 29.113 m.q.

Pesi
Peso a vuoto: 6062 Kg.
Peso massimo al decollo: 9148 kg.

Propulsione
Impianto propulsivo: un turbojet General Electric 2.460J79-GE17B da  Kg/s di spinta a secco e 3.400 Kg/s di spinta con postbruciatore

Prestazioni
Velocità massima: 1. Km/h 113, Mach 0,92 a livello del mare985 Km/h a 12.200 m.
Quota tangenza pratica max: 15.118 m.
Velocità di salita iniziale: 7′ 20” alla quota di m.12.200m/s
Autonomia max: 885 Km.
Autonomia max di trasferimento Km.1200 

Equipaggio
Un pilota

Armamento
4 cannoncini cal.20 mm + 2 missili Sidewinder AIM-9B

F – 104G / S / TF

In dotazione al 4°Stormo dal 1963 fino al 2004

F-104S ASA 4-1/ MM 6943 “bambolina” (Foto e arc. Fassari)

Il 18 Marzo 1960 l’Italia decise di entrare a far parte del programma F-104G insieme alla Repubblica Federale Tedesca, Belgio e Olanda ma soltanto un anno dopo, il 2 Marzo 1961, fu posta la firma sul contratto.
Il 3 Marzo 1962, nella base di Palmdale (California – USA), venne consegnato il 1° F-104G alla nostra Aeronautica Militare alla presenza del Gen. Pasti. Questo velivolo fu mandato presso la FIAT per servire da campione per l’assemblaggio prima e la costruzione dopo dei successivi esemplari.
Il 1° velivolo italiano veniva assemblato in Ditta FIAT Avio, utilizzando componenti importati dalla Lockheed. Tale velivolo (F-104G) venne poi consegnato, il 9 marzo 1963, alla 4^ Aerobrigata – 9° Gruppo. Il 23 Febbraio 1965 fu assegnato al 20° Gruppo autonomo il 1° TF-104G, M.M. 54226, destinato all’addestramento dei piloti italiani.
Il 26 gennaio 1966, l’AM scelse definitivamente l’F-104S come velivolo da caccia per il suo futuro. Come azienda costruttrice in Italia fu scelta la “Divisione Aviazione della FIAT” (poi Aeritalia).
L’F-104S fu progettato per impiegare i missili AIM-7 Sparrow rinunciando al cannone M61 Vulcan presente nelle versioni precedenti. In configurazione da aereo da attacco al suolo, l’F-104S aveva nove punti d’attacco e poteva trasportare fino a sette bombe da 227 kg (500 lb) o 340 kg (750 lb)
La nuova versione entrò in servizio a metà del 1969, con il 22º Gruppo del 51º Stormo.
L’F-104S è stato costruito in due varianti: una come intercettore armato solo di missili AIM- 7 Sparrow e, quindi privo del cannone M61 Vulcan, l’altra come cacciabombardiere, con il cannone in dotazione e la capacità di trasportare bombe e altri ordigni aria-superficie.
Complessivamente Fiat ne ebbe in commessa 199, assieme ai subfornitori: A.R. (collaborazione per il Motore), Piaggio, SACA, SIAI-Marchetti, Aerfer-Macchi, Officine Aeronavali.
Dal Settembre 1985 al Novembre 1993 tutti gli F-104S furono sottoposti ad un aggiornamento dell’avionica venendo ridenominati come F-104S/ASA “Aggiornamento Sistema d’Arma”. Dal Luglio 1995 a Gennaio 2001 55 F-104S/ASA e 15 TF-104G subirono un’ulteriore modifica nella strumentazione e nell’avionica ridenominandosi rispettivamente inF-104S/ASAM e TF-104G/M. Il 31 Ottobre del 2004 la linea 104 è stata definitivamente radiata ad eccezione di 2 F-104S/ASAM e 2 TF-104G/M in servizio presso il Reparto Sperimentale Volo come aerei
Nel 1997 49 velivoli ASA e 15 TF-104G vengonoi aggiornati nella versione F-104-S ASA-M (miglioramento dell’affidabilità, con l’integrazione dell’avionica, alcuni irrobustimenti strutturali e interventi sul motore)
COLORAZIONE
1963-1965 livrea alluminio e ali bianche. 1965-1997 mimetico in grigio e verde. 1996-2005 grigio bassa visibilità.

Costruttore
Lockheed e su licenza Aeritalia, Alenia

Dimensioni
Apertura alare: 6,68 m.
Lunghezza: 16,7 m.
Altezza: 4,1 m.
Superficie alare 18,22 m.q.

Pesi
Peso a vuoto: 6760 Kg.
Peso massimo al decollo: 14070 kg.

Propulsione
F-104G Impianto propulsivo: un turbojet General Electric J79-GE-11A da 7165 Kg/s di spinta max con postbruciatore
F-104 S/ASA Impianto propulsivo: un turbojet General Electric GE-J79-19 da 5.400 Kg/s di spinta a secco e 8100 Kg/s di spinta con postbruciatore

Prestazioni
Velocità massima: Mach 2,2 a 11.000m; Mach 1,2 sul livello del mare
Quota operativa max: 18.000 m.
Velocità di salita iniziale: 280 m/s
G limit: +7 / -2,5 G
Autonomia max: 2.920 Km. con massimo di carburante interno e esterno

Equipaggio
1 pilota (due TF)

Avionica
Radar: FIAT R-21G/M1
Sistema di navigazione: LN30A2  INS/GPS
Suite di autodifesa:  AN/ALQ-70

Armamento
Il cannone Vulcan da 20 mm interno, con 750 colpi, può essere installato rimuovendo l’apparato di illuminazione radar per la guida dei missili SARH tipo Aspide.
La configurazione aria-aria tipica è quella di 1 missili AIM-9L Sidewinder e 1 missile Aspide, due serbatoi subalari e 2 serbatoi alle wingtips.
L’F-104/ASA ha una capacità solo teorica di attacco al suolo, con il Vulcan interno e fino a 3.400 kg di carichi esterni distribuiti su 3 punti d’aggancio di fusoliera, 4 punti subalari e 2 wingtips.
In pratica l’F-104/ASA può essere utilizzato solo per l’appoggio tattico, con il cannone interno e una coppia di bombe o di lanciarazzi.

EF – 2000 TYPHOON

In dotazione al 4°Stormo dal 2004

(arc.Lab.Foto 4°Stormo)

Costruttore
Consorzio internazionale Eurofighter

Dimensioni
Apertura alare: 10,95 m
lunghezza: 15,96 m
altezza: 5,28 m
superficie alare: 50 mq

Pesi
peso a vuoto: 10.995 kg.
peso massimo al decollo: 23.000 kg

Propulsione
impianto propulsivo: 2 turbofan Eurojet EJ200 da 60kN (13.490 lb) a secco e 90kN (20.000 lb) con postbruciatore

Prestazioni
velocità massima: 2 mach
tangenza operativa: 13.000 m
autonomia massima: 3.600 km
raggio d’azione: oltre 1.350 km

Equipaggio:
1/2 piloti

Avionica
Radar multifunzione Euroradar ECR-90 Captor
Sistema di protezione ESM/ECM DASS (con chaff, flares, RWR, ECM e decoy filabili)
Sistema FLIR PIRATE 
Casco HMS
Sistema di navigazione integrato LN-93EF Laser INS + GPS + TERPROM
Sistema data link MIDS
Sistema di comando vocale
Pod di ricognizione (opzionale, per i velivoli RAF)

Armamento: 1 cannone Mauser cal. 27 mm, fino a 6.500 kg di carichi esterni (serbatoi ausiliari, missili aria-aria a guida radar e infrarossa, ecc.).