AIR POLICING
E’ una capacità di cui si è dotata la NATO a partire dalla metà degli anni cinquanta e consiste nell’integrazione in un unico sistema di difesa aerea e missilistico della NATO dei rispettivi e analoghi sistemi nazionali messi a disposizione dai paesi membri. L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le violazioni all’integrità dello spazio aereo NATO alle quali si fa fronte prendendo le appropriate azioni utili a contrastarle, come ad esempio il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, il così detto scramble.
L’Air Policing è svolta nell’ambito dell’area di responsabilità del Comando Operativo Alleato della NATO (Allied Command Operations – ACO) di stanza a Bruxelles e viene coordinato dal Quartier Generale del Comando Aereo Alleato (Headquarters Allied Air Command) di Ramstein (GER).

SCRAMBLE
Lo scramble è un termine militare, implica il decollo immediato di un caccia intercettore per intercettare e identificare un aereo sconosciuto che vola nello spazio aereo nazionale.
L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito – per la parte sorveglianza, identificazione e controllo – dall’11° Gruppo Difesa Aerea Missilistica Integrata (DAMI) di Poggio Renatico (Fe) e dal 22° Gruppo DAMI di Licola (Na), mentre sono quattro gli Stormi dell’Aeronautica Militare che con gli assetti Eurofighter assicurano il servizio di Difesa Aerea: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani ed il 51° Stormo di Istrana. Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea nazionale sono stati integrati anche ivelivoli F-35A del 32° Stormo di Amendola.

SQUADRON EXCHANGE
Normalmente veniva svolto una volta all’anno e consisteva nel rischieramento di una cellula del reparto presso una base NATO all’estero e contemporaneamente di solito, rischieramento in Italia di una cellula del reparto estero ospitante. La cellula del IX Gruppo era composta da 4 velivoli, 6 piloti, 1 ufficiale tecnico e circa 30 sottufficiali specialisti. La cellula era “rinforzata” da un operatore TWR o GCA di Grosseto e da un operatore Guidacaccia  di Poggio Ballone (Quercia radar). Alle volte faceva parte della cellula anche un ufficiale tecnico del 2°GEV/4°RMV. Il trasporto del personale e del materiale di supporto avveniva, nel caso di rischieramenti in contemporanea, con velivoli delle due nazioni, una nel trasferimento in andata l’altra nel ritorno. In caso di rischieramento non contemporaneo il trasporto sia in andata che in ritorno erano assicurati da velivoli nazionali. L’esercitazione era preceduta da una reciproca visita pre squadron nella quale venivano presi accordi dettagliati su ogni aspetto dell’ esercitazione – missioni da svolgere, facilities, assistenze, attrezzature disponibili, parcheggi, spazi per la manutenzione velivoli fino agli eventi sociali. Per la visita pre squadron il comandante di Gruppo e il capo ufficio OPS di gruppo utilizzavano 2 velivoli F104 del reparto, mentre l’ufficiale tecnico si recava sul posto con un TF104 del 20° Gruppo.

TACTITAL LEADERSHIP PPROGRAMME (TLP)
E’ un Corso al quale partecipano paesi della NATO con l’ obiettivo di accrescere l’ efficacia della Forza Aerea pianificando le attività, sviluppando l’ abilità  e migliorando le tecniche delle missioni tattiche di volo. Dalla sua prima edizione,  nel gennaio 1978, le esercitazioni si sono svolte sulla Jever Air Base (Germania) e dal marzo 1989 a Florennes (Belgio). A causa di restrizioni nello spazio aereo e per le precarie condizioni metereologiche responsabili dell’ annullamento di diverse missioni dell’ edizione 2009, a partire  dal 2010 l’esercitazione sara’ spostata in Spagna sulla Base Aerea di Albacete.