a cura del M.llo di 1^Cl. Mario Raldi del 4°Stormo
L’allenamento di un pilota di intercettori e’ costruito attorno al fatto che quando si e’ in volo, il corpo varia il suo peso a seconda della manovra che si effettua. Si sappia che il peso del corpo in condizioni normali (per esempio da seduti), ha un valore di 1G, cioe una volta la gravita’ terrestre. In volo la parola assume un significato diverse e mi spieghero’ meglio con un paio di esempi: avete mai provato il “Blu Tornado” di Gardaland (quello dove si sta con i piedi penzoloni? Ebbene durante le evoluzioni il corpo subisce l’azione di “G” positivi e per effetto della forza centrifuga e della velocità, ci sentiamo schiacciati sul sedile. Nella “poltrona panoramica”, invece, quando viene sganciata dall’alto in caduta libera si verificano i “G” negativi che, contrariamente a quelli positivi spingono il sangue verso la testa (molto pericolosi se accentuati) e fanno “levitare” il corpo come se non avesse peso. In volo agiscono quindi sia gli uni che gli altri perchè l’attività di volo prevede salite, picchiate, virate, voli rovesci e comunque manovre repentine che sollecitano il corpo sottoponendolo a G positivi e negativi anche accentuati. Si pensi che in determinati assetti di volo il corpo puo’ arrivare fino a nove volte il suo peso. I velivoli da caccia odierni sono macchine tecnologicamente all’avanguardia che richiedono al pilota un grande impegno fisico e mentale. In alcune circostanze, i minimi movimenti diventano difficoltosi e con lo schiacciamento del corpo sul sedile la compressione delle vertebre della colonna si accentua in modo deciso, la respirazione awiene con difficolta, il flusso ematico si sposta velocemente verso gli arti inferiori causando una considerevole riduzione della pressione sanguigna all’interno del circolo cerebrale. Quest’ultimo, una volta esaurita la propria riserva di ossigeno puo’ indurre al pilota alterazione degli effetti visivi fino ad arrivare alia perdita di conoscenza. E’ evidente, quindi, che per questi “Top Gun” c’e sicuramente bisogno di una preparazione fisica adeguata. A questo punto il lavoro passa nelle mani del personal trainer che, attraverso programmi di lavoro mirati, ha l’obiettivo di ridurre gli effetti dello stress fisico che si innesca durante le fasi critiche del volo.
Tecniche di Allenamento
Il 4° Stormo di Grosseto, considerato la punta di diamante dell’Aeronautica Militare, e’ sede di due gruppi di volo: il 9° operative e il 20° addestrativo; il velivolo in dotazione e’ l’Eurofighter, mezzo estremamente performante, che richiede una “messa a punto” fisica ottimale. Per questo motivo, i programmi di lavoro in palestra, per i piloti di caccia, sono sviluppati focalizzando I’attenzione su quattro punti fondamentali: • salvaguardia della colonna vertebrale, gia molto stressata durante il volo; • attenzione alla respirazione; • inserimento di esercizi isometrici, soprattutto per addominali e lombari; • stretching. E’ inoltre opportuno ricreare, in fase di allenamento, le condizioni che si verificano in volo, soprattutto quelle legate alla potenziale possibilità di perdita di orientamento spaziale durante le manovre (quando l’ereo e’ capovolto, il pilota può non rendersi conto di avere la testa in basso) . In questo caso sono utili esercizi tradizionali come lo squat, ma eseguiti in maniera funzionale all’esigenza del pilota: a occhi chiusi, per migliorare la percezione spaziale. Inoltre, c’e una grossa sollecitazione dei muscoli della spalla e degli arti superiori per muovere le braccia dalla cloche o dalla manetta (quella che regola la potenza dei i motori). Si pensi infatti che questa seppur semplice manovra, se eseguita a molti G, diventa impegnativa. E ancora: la respirazione, nelle condizioni critiche di volo ad alta velocità, e’ completamente stravolta. L’inspirazione si compie a scatti e l’espirazione viene fatta quasi tossendo. E’ opportuno ricreare questa respirazione anche durante l’esercizio. Occorre inserire tra le due sessioni con i pesi, una seduta aerobica facendo lavorare nelle varie stazioni con una FC max compresa tra il 73-78% (utilizzando la formula di Cooper), per migliorare le capacita’ cardio-vascolari e respiratorie.
Workout A
Tempo | % FC Max | |
Cyclette | 10′ | 75 |
Run | 5′ | 75 |
Step | 6′ | 75 |
Run | 3′ | 75 |
Cyclette | 4′ | 60 |
Step | 5′ | 75 |
Run | 5′ | 75 |
Cyclette | Cyclette | 75 |
Workout B
Riscaldamento
Squat 3×10 (alla fine di ogni serie, aggiungere tre ripetizioni ad occhi chiusi);
Leg press+leg curl 2×8+8 (la leg press e’ orizzontale e viene eseguita associandola a delle distensioni con manubri, per aumentare la sinergia del lavoro)- Distensioni panca piana con manubri+croci panca inclinata 2×10+16 (le ultime tre ripetizioni di ogni serie si eseguono con la respirazione di assetto di volo)- Lat machine avanti+pulley 2×12+18- Deltoidi panca piana impugnatura inversa+alzate busto a 90° 2×12+24- French press+bicipiti panca scott 2×10+10- Crunch per addominali+lombari (a occhi chiusi e con respirazione di assetto di volo);