Testo di Giorgio Ciarini
La Spring Flag 2006 ha avuto luogo presso l’Aeroporto di Decimomannu (CA), le attività hanno avuto inizio l’8 maggio e si sono protratte fino al 27. Si e’ trattato di una esercitazione complessa che si svolge ogni anno in Italia e che vede impegnati equipaggi di volo dell’A.M. e di altre nazioni, nonché uomini e mezzi dell’Esercito Italiano e della Marina Militare. Nel 2006, a questo articolato evento, ha preso parte anche l’E.A.G. (European Air Group) che congiuntamente alla Spring Flag ha condotto la propria esercitazione multinazionale denominata “Volcanex 06”.
Lo scenario esercitativo così arricchito ha visto la presenza di velivoli francesi, israeliani, tedeschi e di due velivoli AWACS della NATO, non che di personale delle forze armate britanniche, belghe, e olandesi. Presente di un team di osservatori giordani e tunisini. 
La “Spring Flag” costituisce un ottimo banco di prova per gli assetti italiani e multinazionali dedicati alle componenti delle NATO Response Forces (NRF) ed, in particolare, per il personale dell’Aeronautica inserito nel “Deployable Combined Air Operation Centre (DCAOC)”, ovvero un’unità mobile di comando e controllo delle operazioni aeree schierabile fuori area, anche in contesti multinazionali. 
Lo scopo dell’esercitazione è quello di addestrare il personale a condurre attività COMAO (Composite Air Operations – Operazioni aeree complesse) e C-SAR (Combat Search and Rescue -Ricerca e soccorso in zona ostile), nel più ampio contesto di “Peace Support Operation (PSO)”, per migliorare il livello di standardizzazione tra le forze destinate ad operare in eventuali future coalizioni. Le operazioni aeree vengono svolte da una base simulata in un teatro operativo fuori dai confini nazionali e vengono  coordinate da un centro di comando e controllo remoto, il DCAOC (Deployable Combined Air Operation Centre) a guida italiana, che opera sull’aeroporto di Alghero. La distanza tra il centro il DCAOC e la base di dispiegamento degli assetti (rispettivamente Alghero e Decimomannu), serve quindi a riprodurre, in un contesto quanto più realistico possibile, le condizioni di impiego reale delle forze delle forze per la condotta delle operazioni aeree nel contesto di una missione fuori area.
Gli assetti…
All’esercitazione Spring Flag/Volcanex che è stata gestita dal Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA) di Poggio Renatico (FE), hanno partecipato tutte le linee aero tattiche dell’Aeronautica (Typhoon – che ha operato da Grosseto -, F16, Tornado, AMX, C130J, MB339, HH-3F) congiuntamente ai velivoli AV-8B Harrier della Marina, mentre la NATO parteciperà con due velivoli E 3A AWACS.
Per quanto riguarda le componenti straniere è prevista la partecipazione dei caccia “Mirage” francesi, che hanno operato dalla base di Solenzara, e F-15 israeliani. Per gli elicotteri ci saranno UH-1D tedeschi e Puma francesi (da Decimomannu). Il supporto sarà invece garantito da un Falcon DA 20 ECM (inglese) per la guerra elettronica e da un KC135 per il rifornimento in volo ed un E 3F nel ruolo AWACS (francese). 
Inoltre, nell’ambito dell’esercitazione sono state schierate anche le componenti contraeree dell’A.M. e dell’E.I. per la difesa di punto (batterie contraeree Hawk e Stinger dell’Esercito e sistemi SPADA dell’Aeronautica), questi sistemi hanno contribuito a conferire allo scenario un elevato grado di realismo mettendo alla prova sia la componente in volo, che la struttura di Comando e Controllo dell’Aeronautica operante da strutture mobili, aerotrasportabili e fisse.
Il trasporto di bio-contaminati…
Parallelamente alle attività principali delle forze aeree e contraeree, sono state condotte missioni di ricerca e soccorso in area ostile (Combat SAR) ed evacuazione medica (Medevac) con l’impiego di militari appartenenti al 16° Stormo Fucilieri dell’Aria dell’Aeronautica, agli Alpini “Ranger” dell’Esercito e al Reggimento “S. Marco” della Marina.
In particolare, è stata organizzata una simulazione di trasporto sanitario con l’utilizzo della nuova barella isolata ATI (Aircraft Transport Isolator) a bordo un velivolo C-130J. Le operazioni di soccorso medico sono state condotte dal neo costituito team di bio-contenimento dell’A.M. che ha prelevato e messo in sicurezza un diplomatico del Ministero degli Affari Esteri che ha partecipato all’esercitazione. L’Unità di crisi dell’omonimo ministero è stata presente, inoltre, nei giorni 17 e 18 maggio, in qualità di osservatore delle operazioni di evacuazione medica, con la presenza del Capo Unità di Crisi consigliere Elisabetta Belloni.