La Trident Juncture 2018 è un’esercitazione multinazionale della NATO, mirata ad affinare la capacità di operare congiuntamente dei 29 Paesi dell’Alleanza e dei Paesi partner. E’ la più grande esercitazione NATO del 2018, con lo scopo di verificare e addestrare la NATO Response Force, la Forza multinazionale di risposta immediata con cui la NATO è in grado di rispondere tempestivamente alle minacce.
La Trident Juncture è una dimostrazione della solidarietà e della coesione tra i membri della NATO, nonché delle capacità di difesa dell’integrità territoriale euro-atlantica contro eventuali aggressioni.
L’Aeronautica Militare contribuisce all’esercitazione, schierando nella basi di Bodo e Oygarden un numero di assetti dalle capacità altamente specializzate e preziose per lo svolgimento di COMAO (Combined Air Operations, operazioni aeree composite) ed altre tipologie di missioni.
Si va dagli Eurofighter del 4°, 36° e 37° Stormo, in grado di svolgere operazioni Multiruolo, che includono quelle di Difesa Aereae scorta a protezione dei velivoli strategici della coalizione, oltre all’attacco al suolo, ai Tornado del 6° Stormo, nelle versioni IDS (Interdiction-Strike) e ECR (Electronic Combat Reconnaissance), impiegati per la soppressione delle difese aeree nemiche.
Un ruolo strategico svolgono gli assetti del 14° Stormo: il KC-767, il tanker (aviocisterna) capace di estendere l’autonomia e il raggio di azione degli altri velivoli rifornendoli in volo, e il CAEW G-550 (Conformal Airborne Early Warning) una sofisticatissima piattaforma volante per la sorveglianza, l’avvistamento ed il comando e controllo, fondamentale per il conseguimento della Air Superiority ed il supporto alle forze alleate, sia sul terreno che in volo.
I C130J della 46^ Brigata Aerea hanno assicurato la funzione di trasporto strategico e tattico, rischierando uomini e mezzi per la successiva partecipazione all’esercitazione.
L’Aeronautica Militare concorre anche con i suoi Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo, al fianco dei colleghi dell’Esercito nel ruolo specializzato di JTAC(Joint Terminal Attack Controller), una specialità pregiata in grado di interagire con gli assetti aerei da combattimento in missioni di supporto ravvicinato alle truppe operanti sul terreno per garantire massima efficacia al potere aereo. Presente anche il personale del 3° Stormo, con il ruolo di FARP operation (Forward Air Refuelling Point) presso Tynset, in stretto contatto con il 12° CAB (Combat Aviation Brigade) americano, rifornendo elicotteri di tipo Apache e Chinook.
Fonte Maggiore Michele Seri

(arc. Lab.Foto 4°Stormo)