Budapest 20 giugno 1937
Il 20 giugno 1937 la Pattuglia Acrobatica del Cap. Remondino assieme a quella del 6° Stormo comandata dal Cap. Borzoni, è al Raduno Internazionale di Budapest organizzato per l’ inaugurazione del nuovo campo di aviazione di Budaros.
La formazione del 4° Stormo è composta da: Remondino, Pezzè, Montanari, Renzi, Romandini e Tonello.
La formazione del 6° Stormo è composta da: Cap. Borzoni, Ten. Borgogno, Serg. Castelletti, Serg. Agonigi, Serg. Zorn e Serg. Stabile.
ll 16 giugno tutto e’ pronto sull’aeroporto di Merna: tredici CR.32 della “Super Pattuglia” aspettano di decollare alla volta di Budapest ma le condizioni meteorologiche segnalano forti piovaschi sulle Alpi per cui la partenza viene rinviata al giorno dopo. Nel pomeriggio del 17 un ricognitore in volo sulle Alpi segnala la schiarita e il Magg. Chiesa, capo missione, d’accordo con i due capi formazione decide per la partenza.
Dopo ottantacinque minuti la formazione raggiunge l’aeroporto di Szombathely e riparte il giorno dopo alla volta di Budapest-Budaors.

Domenica 20 il Reggente Horty inaugura ufficialmente l’apertura al traffico internazionale dell’aeroporto di Budaros e inizia la grande manifestazione aerea di fronte ad oltre centomila gli spettatori.
Dopo l’ esibizione dei CR. 32 austriaci e dei Me 109 tedeschi, decollano i piloti italiani in formazione serrata. Le prime figure vengono eseguite congiuntamente, poi la formazione si rompe in due pattuglie, 4° e 6° Stormo, continuando il programma e intercalandosi nelle figure acrobatiche. Alla fine dopo la riunione in un’ unica formazione, la “bomba”, con il passaggio di 10 CR. 32 che si intrecciano sulla pista, il volo folle e l’ atterraggio in formazione compatta chiudono l’ esibizione.

Il 26 giugno le formazioni rientrano a Merna.
Ero alle prime uscite nella nuova veste di pilota “nazionale” e non posso dimenticare quel passaggio a doppio cuneo di cinque. Eravamo piuttosto bassi ed io, 2° gregario di sinistra, pur controllando il parametro sul CR.32 di Montanari, che stava alla mia destra, diedi uno sguardo a sinistra e, vedendo quella marea di gente e di fazzoletti, sentii un brivido corrermi il filo della schiena. Fu un attimo. E la mente, gli occhi, l’anima ritornarono ai parametri, alle trasformazioni, alle figure acrobatiche ….. Ma la gente la vedo ancora …
S.Ten. Vittorio Pezzè