Budapest 14 giugno 1936

Nel tardo pomeriggio dell’11 giugno 1936 la Pattuglia Acrobatica del 4° Stormo decolla dall’aeroporto di Merna divisa in tre formazioni: la prima di quattro CR. 32 comandata dal Magg. Chiesa, la seconda e la terza di tre CR. 32 ciascuna comandate rispettivamente dal Cap. Viola e dal Cap. Rossi. Dopo un’ora e dieci minuti di volo le formazioni atterrano sull’aeroporto di Szombathely per uno scalo tecnico. Il giorno successivo ripartono per Budapest atterrandovi dopo quaranta minuti.  
Sabato mattina, dopo la deposizione di una corona al Milite Ignoto, gli aviatori italiani sono ricevuti dal sindaco della citta’: nel pomeriggio le prove sull’aeroporto di Matyasfold. 
Domenica 14 giugno la manifestazione aerea alla presenza dell’Arciduca Giuseppe, del Reggente Horty, dei membri del Governo, delle massime autorita’ militari, degli ambasciatori d’Italia e d’Austria accreditati e di centomila persone. Poche le presentazioni in volo: lanci di paracadutisti, l’esebizione di un aliante e tre dimostrazioni di volo acrobatico. In chiusura la Pattuglia Acrobatica del 4° Stormo che presenta lo stesso programma del Littorio con in finale la bomba e il volo folle.

mon15: Budapest – 14 Giugno 1936 o 1937
mon02a: Budapest – 14 Giugno 1936 Giornata dell’Ala. I piloti della Squadriglia Acrobatica con le autorita’ Ungheresi e funzionari del Consolato Italiano davanti alla Sede locale della FIAT. Da sinistra: Dipendente del Ministero Ungherese incaricato dell’assistenza ai piloti italiani, serg. Renzi, m.llo spec. Bianchi, civile ungherese, ufficiale ungherese, due funzionari Consolato Italiano, serg. Romandini, maggiore dell’A.M.I. Addetto Militare, quattro funzionari Consolato, serg. Monico (seminascosto), cap. Viola, cap. Rossi, ufficiale dell’Esercito Ungherese, s.ten. Pezze’, serg. Chianese, serg. Corsi, serg. Montanari, serg. Carini
ren02: Budapest – 14 Giugno 1936 Giornata dell’Ala. I piloti della Squadriglia Acrobatica con le autorita’ Ungheresi e funzionari del Consolato Italiano davanti alla Sede locale della FIAT. Da sinistra: Dipendente del Ministero Ungherese incaricato dell’assistenza ai piloti italiani, serg. Renzi, m.llo spec. Bianchi, ufficiale ungherese, un funzionario Consolato Italiano, serg. Romandini, un funzionario Consolato, maggiore dell’A.M.I. (Addetto Militare) e tre funzionari Consolato, serg. Monico, ufficiale dell’Esercito Ungherese, cap. Viola, cap. Rossi, s.ten. Pezze’, serg. Chianese, serg. Corsi, serg. Carini, serg. Montanari.

Mercoledi 17 gli italiani fanno visita al Primo Ministro Gombose assente alla manifestazione. Prima di rientrare in Italia sono ospiti dello Yachting Club sul lago Balaton e il giorno 18 decollano alla volta di Gorizia facendo scalo tecnico sull’aeroporto di Szombathely per rifornimento.

“Quello che hanno fatto gli apparecchi italiani è un miracolo nel campo aeronautico… Le esibizioni italiane sono state spaventosamente ardite”
Hetfoi Napoli

“… Vertiginosi miracoli di artisti dell’ aria, che hanno lasciato senza respiro l’ immensa folla dei presenti”
Magyar Hétfő