Il 28 marzo 1936 compie la sua uscita ufficiale la nuova pattuglia acrobatica del 4° Stormo di Moscatelli. 
Dopo una tappa a Rimini il 25 marzo ed una prova il 27 sull’aeroporto del Littorio,  la pattuglia acrobatica del 4° Stormo formata da dieci CR. 32, si esibisce ufficialmente  il 28 marzo 1936 in occasione della 4^ Giornata dell’ Ala che, per motivi di ristrettezze  economiche, vede abolita la parata aerea ad eccezione dell’esibizione della pattuglia acrobatica  del Quarto.
Sul campo del Littorio  sono ad assistere il Capo del Governo, il Duca d’Aosta e il Primo Ministro ungherese Gombos.
L’Aeronautica Militare Magiara aveva messo gli occhi sul CR.32 e l’Aeritalia sperava di concludere il prestigioso contratto. Gombos era un cliente di lusso, da trattarsi con tutti i riguardi. Infatti S.E. Mussolini si teneva sempre vicino l’ospite ungherese, anche durante la rivista dello schieramento dei velivoli.

Non più una formazione di sette o nove velivoli, ma due formazioni di cinque che si esibiscono in un programma coordinato decollando e atterrando insieme. Dopo il decollo le due formazioni eseguono delle figure acrobatiche congiuntamente per poi separarsi in due pattuglie e ricongiungersi per il finale in dieci. La soluzione consente di eliminare i tempi morti dei rientri poiche’ quando esce di scena una formazione entra l’altra, mantenendo sempre una delle due  sul cielo campo davanti agli spettatori. 
Per la prima volta viene eseguito il tonneau lento in cinque CR.32, nonché l’ imperiale a cuneo con rimessa individuale seguita da un tonneau veloce. In finale la figura della bomba.

73^SQUADRIGLIA
MOSCATELLI
VIOLAMONTANARI
PEZZE’RENZI
91^SQUADRIGLIA
ROSSI
DE PRATOCHIANESE
ROMANDINICASTELLETTI

Dopo i successi ottenuti da Tessori con la Squadriglia Alta Acrobazia e di Moscatelli con le pattuglie della 73^ e della 91^ Squadriglia il 28 marzo, portano lo stormo, che era stato incaricato di rappresentare l’ Aeronautica italiana anche all’ estero, a preparare due squadriglie acrobatiche, composte da piloti e velivoli dei due gruppi di volo.
Prima squadriglia: Cap. Mario Viola della 73^, S.Ten. Vittorio Pezzè, S.Magg. Alberto Montanari della 73^, S.Magg. Novino Renzi della 73^, Serg. Ugo Corsi della 90^
Seconda squadriglia: Cap. Mario Rossi della 91^, Ten. Ernesto Monico della 84^, S.Magg. Raffaele Chianese della 91^, S.Magg. Vittorio Romandini della 91^, S.Magg. Alberto Carini della 91^

da: La Meravigliosa avventura di Renato Rocchi
Dopo la consegna delle onorificienze alle famiglie di aviatori Caduti in Abissinia, chiude la manifestazione la pattuglia acrobatica del 4°Stormo.
Non più una formazione di sette o nove velivoli, ma due formazioni di cinque che si esibiscono in un programma coordinato che non lascia vuoti e che partono e atterrano assieme. La prima formazione è portata da Moscatelli che sceglie tra i gregari della 73^Squadriglia Viola, Pezzè, Montanari e Renzi. La seconda formazione , portata da Rossi è composta da piloti della 91^Squadriglia: DePrado Chianese, Romandini, Carini.
La formazione dopo il decollo si presenta in linea di fronte di 10 velivoli, trasformazione e passaggio a cuneo, rientro altra trasformazione e passaggio a doppio cuneo. A questo punto si stacca la seconda formazione portata dal cap. Rossi cabrando ed eseguendo un looping. All’uscita entra la prima formazione portata da  Moscatelli che presnta un tonneau in formazione di 5 a cuneo, a non più di trenta metri da terra lasciando poi il cielo campo alla formazione del cap. Rossi che con i 4 gregari si presenta a cuneo e si esibisce in un tonneau individuale. Terminata la manovra rientra la formazione di Moscatelli con due loopings: il primo a cuneo e il secondo a freccia. Le due formazioni quindi si succedono  con passaggi a bassa quota, in fila indiana, con un tonneau in cabrata e un frullino all’uscita dell’imperiale, poi mantenendo la fila indiana eseguono la grande ruota e il ricongiungimento su Moscatelli per formare tre pattuglie: una di 4 velivoli al centro, una di 3 in ala sinistra e una di 3 in ala destra. La pattuglia rientra sul campo a 300 metri di quota e, al segnale di Moscatelli aprono la bomba. In chiusura il passaggio nella figura folle: dopo 35 minuti di esibizione la pattuglia atterra a Ciampino. Per la prima volta viene eseguito il tonneau lento in cinque CR.32 e la figura imperiale a cuneo con rimessa individuale seguita dal tonneau veloce.